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TRANSGRESSION

 # 1 – disobedience
L’obbedienza è una virtù, la disobbedienza è un vizio: la più grande disobbedienza è essere obbedienti a se stessi, essere se stessi è la più grande virtù. Dietro questa apparente contraddizione c’à la storia dell’uomo e la storia di tutti quegli atti di coraggio che accrescono la dignità umana e che determinano, attraverso lo scuotimento delle coscienze, la nascita di entità libere di muoversi nella consapevolezza del rispetto delle leggi naturali che governano l’ universo. “Disobedience” parla della necessità della perdita, del superamento della paura di rimanere soli come unica via per trasgredire e poter scegliere liberamente, obbedendo alla propria natura. La capacità di staccarsi da se stessi per osservarsi è un viaggio nella memoria, è un passaggio attraverso le impronte lasciate dal ricordo, ed è questa memoria del corpo a determinare il cammino ed il movimento. Le tre linee, passato, presente e futuro, si intersecano e coesistono grazie alla volontà di ricordare con l’ unica consapevolezza che non condurranno mai ad una soluzione definitiva. Ciò che resta allora è l’immensa sensazione dell’ impossibilità di quella comunicazione totale, una voce afona e spezzata, apparente follia di chi ha trovato il coraggio di affrontare la propria solitudine, di vivere in uno stato di perenne precarietà , unica condizione per trovare l’ equilibrio.

# 2 – 4R in a room
In una stanza, tre persone attorno ad un tavolo cercano un modo per relazionarsi. Ma la comunicazione sembra impossibile: anche la rievocazione del quarto assente attraverso un tentativo di seduta spiritica, si rivela un momento di comunione fallito. L’ urna perde la sua sacralità : contesa, abbandonata e poi di nuovo oggetto di morbose attenzioni. A questo punto si delineano i caratteri dei personaggi e le ossessioni e le manie di ognuno prendono il sopravvento. La vanità femminile e l’esibizione di sé celano la paura di non essere accettati dagli altri, il rapporto di coppia dimostra quanto la superficialità sia causa di relazioni deviate e crisi, così come la volontà di far sempre bene e compiacere gli altri, se portata all’ eccesso, rischia di trasformarsi in una forma maniacale conducendo al caos e ad un dimenarsi inutile e senza senso. In un susseguirsi di sketch esilaranti, 4R in A room è uno spaccato sulla convivenza e gli scontri tra le idiosincrasie di ognuno, e vuole far riflettere sulla possibilità di coesistere e collaborare, ritrovando se stessi, gli altri e forse … l’ assente.

 

# 3 – strong impulses
L’inevitabilità degli impulsi che vanno oltre il controllo della razionalità , delle regole e dei perbenismi, dei limiti imposti dall’esterno e dall’interno di noi stessi; l’irruenza delle pulsioni istintuali ed il loro dirompere irrefrenabile ad un dato momento della vita, sono il punto di arrivo (e di partenza) di chi ha scelto di disobbedire per ascoltare ed obbedire a se stesso e che quindi ha dovuto confrontarsi con le istituzioni, la famiglia, l’educazione, il gioco dei ruoli imposti dalla società. In “TRANSGRESSION # 3 strong impulses” viene tracciato il percorso emotivo di chi ha avuto il coraggio di spingersi fuori dalle “mura domestiche” per dare spazio alla passione che non può tollerare norme o confini, per esplorare fino a che punto ci si può spingere in questo viaggio senza ritorno. Ci sono momenti in cui gli impulsi hanno il sopravvento, istanti in cui l’io e l’anima, spesso in contrasto, producono una “reazione chimica”, per cui la loro relazione diventa positiva per raggiungere un livello sensoriale molto alto: lì, l’energia pura che prima aveva un moto di attrazione e repulsione, attraverso la scossa travolgente di quest’onda emotiva, si trasforma in godimento puro, privo di malizia e libero dal possesso. E’ l'”heure magique”, uno status psicologico ed emotivo che si ritrova quando, abbracciando la paura, ci si lascia andare al flusso ed alle correnti dell’onda. In questa dimensione ancestrale l’appagamento fisico è come un temporaneo ritiro dal mondo, una protezione davanti alle minacce o alle richieste, le persone vengono percepite solo come presenze, la distanza dal mondo materiale è stabilita da una dolce barriera di luce: è una condizione in cui tutto il resto si sgretola, uno stato catartico in cui ci si ritrova liberamente e di cui gli altri possono cogliere solo qualche frammento. In questo percorso, sicuramente rischioso, può anche capitare di sentirsi un bersaglio impotente ed incompreso oppure di cercare quella sicurezza animale e lasciarsi andare al desiderio di inalare nuovamente l’odore materno, anziché correre il rischio dell’abbaglio di una luce sconosciuta, ma alla fine, dopo un susseguirsi di passaggi, di incontri avvenuti ed incontri mancati, ci si ritrova di fronte all’imminenza del tempo che resta: ogni istante è uno “strong impulse” ad uscir fuori dalla ragnatela del microcosmo, un impeto dell’anima che ti chiede di andare “vicino al cuore selvaggio”.

# 1 – disobedience

Regia, Coreografia e Drammaturgia Loredana Parrella

Disegno luci – costumi – scenografia Roel Van Berckelaer
Musica AAVV
Video Gert Van Berckelaer

Interpreti Vittoria Maniglio, Sabrina Vicari, Giacomo Milli , Fernando Pasquini, Massimiliano di Perna

Durata 25 minuti

Produzione AcT

 

 

# 2 – 4R in a room

Regia, Coreografia e Drammaturgia Loredana Parrella

Disegno luci – costumi – scenografia Roel Van Berckelaer
Musica AAVV

Interpreti Vittoria Maniglio, Sabrina Vicari, Massimiliano di Perna

Durata 30 minuti

Produzione AcT

 

 

# 3 – strong impulses

Regia, Coreografia e Drammaturgia Loredana Parrella

Disegno luci – costumi – scenografia Roel Van Berckelaer
Musica AAVV

Interpreti Vittoria Maniglio, Anna Basti, Yoris Petrillo

Durata 25 minuti


In residenza presso SpazioCTw_centrocoreograficopermanente

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