Progetto MIR – residenze per la pace
27 residenze italiane ospitano 10 artisti in fuga dall’Ucraina
Ventisette residenze italiane dedite all’innovazione e alla ricerca dei linguaggi nel campo dell’arte performativa, hanno creato una rete nazionale di solidarietà per ospitare in questi mesi dieci artisti in fuga dall’Ucraina.
Grazie allo stimolo di IETM (il più articolato network di arti performative) e all’aiuto fattivo di Artists at risk e Ukraine Cultural Foundation che hanno contribuito alla indispensabile funzione di promozione del progetto in Ucraina, si è sviluppato un articolato programma di residenze in grado di ospitare gli artisti ucraini anche in Italia.
La forza del modello italiano di residenza è sempre stata la diffusione capillare delle strutture sui territori e la stretta connessione tra le residenze stesse. Attraverso un intenso lavoro di coordinamento tra i partner è stato possibile organizzare quattro gruppi su base territoriale e garantire a ciascun artista una permanenza per un periodo di almeno tre mesi, nella speranza che possano poi tornare nel loro Paese. Il principio fondamentale di queste residenze è, oltre ad offrire naturalmente un aiuto umanitario, che gli artisti siano messi in grado creare, siano retribuiti per il lavoro fatto e messi in contatto con vari soggetti sociali e artistici presenti nei vari territori.
Il progetto – coordinato da IDRA Teatro, sostenuto fortemente da tre coordinatori locali CapoTrave/Kilowatt, Settimo Cielo, Piemonte dal Vivo e dai loro Comuni – non potrebbe essere realizzato senza la passione e l’impegno delle residenze che hanno messo in campo sia economie che competenze: Officine CAOS/Coop Stalker Teatro, Cross Project /LIS LAB Performing arts, Associazione culturale IDEAGORà (PerformingLands_Festival Mirabilia), Festival T*danse – Danse et technologie, (organizzato da TIDA , Residenze off centre/progetto Tracce/Art Waves – CSP ) con il Comune di Arvier, Fabbrica Europa, Teatri di Vita, La Corte Ospitale, Spazio Zut, La Mama, L’Arboreto, Armunia, Compagnia Teatro Akropolis, Olinda onlus, Dual band, Karakorum Teatro, Teatro Periferico, CSS-Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Qui ed ora, Ilinx, TWAIN Centro Produzione Danza, Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale, Arti e Spettacolo Impresa Sociale, AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Teatro Area Nord.
Il progetto ha ottenuto un piccolo sostegno dalla rete europea “Be SpectACTive” (progetto finanziato dalla UE, in cui CapoTrave/Kilowatt è capofila di 18 partner) che ha deciso di investire una parte delle risorse comuni su 4 progetti di accoglienza degli artisti ucraini nei teatri e festival partner della rete, in Italia, Belgio, Repubblica Ceca e Ungheria.
Il progetto è sostenuto anche da MIC – Ministero della Cultura in partenariato con Comune di Arsoli, Comune di Brescia, Comune di Collegno, Comune di Sansepolcro e con 4 fondazioni liriche: Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma, Teatro alla Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Regio di Torino.
In un periodo così fosco il progetto MIR vuole dimostrare che anche l’arte grazie alla collaborazione e solidarietà è capace di offrire una concreta risposta alla crisi umanitaria in corso in Europa.