IN.CONTRASTABILE
Forza istintuale e pensiero è la dualità che motiva In.Contrastabile, i due poli attraverso cui la figura in scena è impegnata a dimenarsi.
La ricerca coreografica parte da un’immagine: una sfera di piombo situata in fondo al cuore. Luogo simbolico che racchiude sofferenze della nostra vita e di quelle che ci hanno preceduto. Gli effetti collaterali della nostra storia sono vivi più che mai e condizionano le nostre esistenze. La figura in scena è posseduta da questa ombra che la accompagna, si muove guidata da essa, ma riconosce anche la presenza di qualcosa di più autentico.
Il viaggio inizia da una condizione di umanità distorta dall’azione di un mettersi in mostra che si rifà alle lezioni/spettacoli sull’isteria alla Salpetriere nella Parigi di fine Ottocento. Il tema dell’isteria è stato importante per lo sviluppo iniziale e permane in questa prima scena e nell’utilizzo di un corpo che si contorce sopraffatto dall’assenza di una facilità nel respirare reale e simbolica come difficoltà di stare nelle vesti che ci sentiamo obbligati ad abitare. Un percorso che si basa sul disfarsi di ciò che è superfluo. Attraverso la metafora della svestizione il corpo in scena cerca una dimensione in cui non è più corpo umano e sociale, ma materia che indaga la sua verità nella connessione completa con l’ambiente in cui è immersa.
Questa connessione si manifesta grazie alla fusione con una materia scura la cui funzione, diventando uno con il corpo, è di mostrare il contenuto della pelle stessa.
Immagino lo svolgersi dell’azione come una discesa dalla superficie terrestre attraverso spazi sotterranei umidi e bui, luoghi in cui non è la vista a guidarci ma i sensi più interni. L’intento è quello di delineare un percorso oscuro, che si riveli positivo.
Per descrivere meglio questa sensazione mi affido al mito di Persefone la quale trova la completezza attraverso il matrimonio con il Dio degli inferi. Ade, nella mia visione, incarna l’energia dell’inconscio, di ciò che ci risulta di difficile comprensione, una terra da cui non possiamo aspettarci risposte, ma a cui dobbiamo affidarci per abbracciarla completamente. È questa la discesa che voglio descrivere e la riemersione attraverso la manifestazione della natura più intrinseca. Il colore nero non ha più così una valenza negativa come è da tradizione attribuirgli, ma diventa elemento che favorisce la fusione del corpo con il tutto, materia creativa continuamente plasmabile in modi sempre nuovi, colore del cosmo, del vuoto e del pieno.
In.contrastabile è un percorso di ricerca di tesori nascosti, una discesa nella parte più profonda, buia, inesplorata, una scoperta delle cose che ci muovono. In.contrastabile è un viaggio nel nostro essere più intimo, presa di distanza dalle caratteristiche che pensiamo di incarnare, ma che possiamo imparare a riconoscere come influenze esterne.
Allora saremo pronti a bagnarci nelle acque del nostro mondo infero e riemergere privati dalla paura della nostra vera essenza.
Di e con Jessica De Masi
Produzione Twain Centro Produzione Danza
Con il supporto di Teatro Libero Palermo
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit, Comune di Tuscania
Finalista CortoinDanza 2016 // Finalista Premio Twain_direzioniAltre 2017
Vincitore Premio Presente Futuro 2021 – Teatro Libero Palermo
Tour
24/09/21 – Premio PresenteFuturo – Teatro Libero – Palermo
11-15/05/22 – Residenza artistica – Teatro Libero – Palermo
28/05/22 – Teatro Libero – Palermo
21/08/22 – Visioni di Danza – Villa Guiccioli – Vicenza (VI)
25/08/22 – direzioniAltre Festival – Tuscania
02/12/22 – Rassegna Second Hand – Sala Assoli – Napoli