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Don Quijote

Compagnia Petrillo Danza/Cie Twain. L’uomo oggi, che sogna un mondo e una vita diversa dal coro, si veste di abiti e di una maschera per combattere il quotidiano,cercando di rendere migliore il mondo che lo circonda quantomeno mettendosi in lotta per denunciarne il declino. Ma è un uomo solo,folle per molti,che viene tenuto in disparte,emarginato. Il Don Quijote contemporaneo è un uomo che viene illuso, deluso,ingannato e si trasforma da sognatore ironico e spensierato in  un personaggio tragico, che prima di dichiararsi risanato e pentito, e dunque vinto, sul letto di morte, esclama, come un mistico: io sono nato per vivere morendo“.

“Questo mio padrone ho visto da mille prove che è un matto da legare, e anche io, del resto, non gli rimango punto indietro, perché, se è vero il proverbio che dice «dimmi con chi vai e ti dirò chi sei» e l’altro «non donde nasci, ma donde pasci», sono più matto di lui perché lo seguo e lo servo”

M. de Cervantes Saavedra, “Don Chisciotte della Mancia”

L’uomo oggi, che sogna un mondo e una vita diversa dal coro, si veste di abiti e di una maschera per combattere il quotidiano,cercando di rendere migliore il mondo che lo circonda quantomeno mettendosi in lotta per denunciarne il declino. Ma è un uomo solo,folle per molti,che viene tenuto in disparte,emarginato. Il Don Quijote contemporaneo è un uomo che viene illuso, deluso,ingannato e si trasforma da sognatore ironico e spensierato in  un personaggio tragico, che prima di dichiararsi risanato e pentito, e dunque vinto, sul letto di morte, esclama, come un mistico: io sono nato per vivere morendo“.

“Non muoia , signor padrone, non muoia. accetti il mio consiglio, e viva molti anni, perché la maggior pazzia che possa fare un uomo in questa vita è quella di lasciarsi morir così senza un motivo ,senza che nessuno lo ammazzi, sfinito dai dispiaceri e dall’avvilimento…”

E’ a queste parole,quelle che Sancho Panza rivolge al suo cavaliere errante in fin di vita,che Loris Petrillo si ispira per affrontare il suo nuovo lavoro coreografico. Un inno alla resistenza, al coraggio,un invito a rimettersi in piedi per combattere la delusione che si subisce di fronte alla realtà. Oggi come centinaia di anni fa,l’uomo si ritrova a subire una visione crudele della realtà che non ha spazio per l’immaginazione, la fantasia, le aspettative, la realizzazione di un progetto di esistenza con cui identificarsi. Da sempre l’uomo è stato costretto dalle vicende della vita a ripetuti compromessi, a sconfitte, a tristezze,ma con un pizzico di idealismo ogni folle potrebbe essere più savio di quanto si possa credere e scoprire,contro ogni apparenza, la vera essenza dell’esistenza.

Coreografia e Regia Loris Petrillo
Sperimentazioni sonore Loris Petrillo
Consulenza drammaturgica Massimiliano Burini
Disegno luci Loris Petrillo
Distribuzione Yoris Petrillo
Organizzazione Carlo Paini
Progetto per tre interpreti
Durata 60 minutiProduzione Cie Twain 2015
Con il sostegno del MiBACT –  Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
Con il contributo di OfficinaTwain 14/16 – Centro di Promozione Culturale del Territorio – Regione Lazio
In collaborazione con TSI La Fabbrica dell’Attore/Teatro Vascello – RomaPrima Assoluta Teatro Cantiere Florida/Versiliadanza – Firenze

Tour

18/04/2015 Prima Nazionale – Teatro Cantiere Florida – Firenze
22-23-24/04/2015 Teatro Vascello – Roma
24-25/10/2015 Scenario Pubblico – Catania
25/02/2016 Nuovo Teatro Abeliano – DAB_Danza a Bari Teatro Pubblico Pugliese – Bari
3-4-5/03/2017 Piccolo Bellini – Teatro Bellini – Napoli
25/03/2018 Teatro Mengoni – Umbria in Danza/Teatro Stabile dell’Umbria – Magione (PG)

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