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Era mio Padre

Essere al centro di una tragedia pubblica aveva molti risvolti spiacevoli. Primo mi collocava in una scomoda posizione di visibilità, del tutto indesiderata. Secondo, avevo l’impressione che l’invadenza di questa immagine pubblica, anziché avvicinarmelo e aiutarmi a conoscerlo, non facesse che spingere mio padre un po’ più lontano da me, come quando insegui un pallone tra le onde.

Benedetta Tobagi, Come mi batte forte il tuo cuore

“Era mio Padre”, ispirato al mito di Elettra , prende spunto da una figura di donna contemporanea: Benedetta Tobagi, figlia di Walter Tobagi, giornalista del “Corriere della Sera”, assassinato sotto casa nel 1980. Un’Elettra che cerca di oltrepassare la figura pubblica del padre per ritrovarne quella privata. Un corpo concreto, contemporaneo immaginato in uno spazio essenziale che ci riconduce ad un ambiente familiare: un tavolino, alcuni utensili da cucina, un cavallo a dondolo. Una donna appare intenta in un’azione domestica, la ripetitività dei suoi movimenti e il ritmo incessante di un coltello per sottolineano il passare inesorabile del tempo, un tempo in cui attende suo  fratello e cerca di ricordare il battito del cuore di suo padre. Il taglio delle cipolle rosse per ricordare la sofferenza di quelle vite spezzate dalla violenza e dalla brutalità del potere.

Sarà l’incontro con suo fratello a riportarla in una dimensione dove la vendetta non trova spazio e dove il ricordo dei giorni felici diviene il motore della vita. Elettra e Oreste nelle figure di Benedetta e suo fratello Luca ritrovano l’amore perduto. In quell’incontro/riconoscimento tentano la risalita della vita sfidando la forza di gravità, una corsa contro il tempo per tornare all’ eccitazione ludica dell’infanzia negata. I due corpi alternano momenti di fretta gioiosa ed eccitata a momenti di profonda crudeltà. Come due anime irrequiete si separano per cercarsi nuovamente, si rincorrono per afferrarsi, si guardano per perdersi e ritrovarsi ancora.

Questa “visione” di Elettra marca il punto di partenza per una riflessione sul desiderio, da quello più devastante della vendetta fino a quello più profondo dell’amore.

Progetto per due interpreti
Coreografia regia e drammaturgia Loredana Parrella
Disegno luci Gianluca Cappelletti, Cesare Lavezzoli
Costumi Loredana Parrella
Musica Alessandro D’Alessio

Durata 55 minuti

Produzione Twain 2014
Con il sostegno del MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e Regione Lazio
In collaborazione con ATCL – Ass.Teatrale fra i Comuni del Lazio
In residenza Centro d’Arte e Cultura – Città di Ladispoli, Supercinema – Tuscania
Progetto finalista E45 Napoli Fringe Festival 2012
Bando Ne(x)twork 2013– Teatro dell’Orologio/Roma e Kilowatt Festival/Sansepolcro
Secondo Studio_Festival Differenti Sensazioni XXVIed. – Stalker Teatro – Biella
Anteprima CassinoOFF Festival 2014
Prima Assoluta – Dominio Pubblico – Teatro dell’Orologio – Roma

Tour

10/06/2012 E45 Napoli Fringe Festival – Auditorium Accademia Belle Arti – Napoli
13/04/2013 Ne(x)twork 2013 – Kilowatt Festival – Teatro dell’Orologio – Roma
04/10/2013 XXVIed. Differenti Sensazioni Festival – Stalker Teatro – Palazzo Ferrero – Biella
30/03/2014 CassinoOFF Festival – ATCL – Biblioteca Malatesta – Cassino (FR)
25-26-27/04/2014 Dominio Pubblico – Teatro dell’Orologio – Roma
27/06/2014 Opere Sommerse – T.OFF – Cagliari
20-21-22/02/2015 Teatro Sala Ichos – Napoli
07/02/2016 Teatro Kitchen – Vicenza
28/03/2018 Focus Danza d’Autore – Teatro Argot Studio – Roma

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